lunedì, settembre 13

Fior di loto

Si ricomincia, con ciò che 2 mesi fa è stato una conclusione.

"Una ruga nuova le si disegnò su la fronte a quel moto deciso dell'animo contro i suoi. Cercò di arrestarlo, cercò di impedire che lo scompiglio del proprio spirito s'aggruppasse in quel sentimento d'odio, che le sorgeva spontaneo e prepotente per dominare, per soffocare l'inquietudine della sua coscienza antica. Ma perché doveva essere una vittima lei? Lei che aveva vinto? Una morta lei che faceva vivere? Che aveva fatto, lei, per perdere il diritto alla vita? Nulla, nulla... e perché soffrire, dunque, l'ingiustizia palese di tutti? Né l'ingiustizia soltanto: anche gli oltraggi e le calunnie. Né la condanna ingiustizia era riparabile.

Non si vuol morire; sfido!
Anche quando il cervello è annebbiato di pensieri, il corpo trova tanta ragione di godere...
Gode, e non lo dice.
Quando parliamo noi?
Quando riflettiamo?
Solamente quando vi siamo costretti da cause avverse; mentre poi in quelle che ci dilettano il nostro spirito riposa e tace.
Pare così che il mondo sia soltanto pieno di mali.
Un'ora breve di dolore ci impressiona lungamente; un giorno sereno passa e non lascia traccia........ "
L'esclusa, Pirandello.